Il Terminio
A pochi chilometri dall’uscita autostradale Avellino Est della Napoli Bari, c’è un territorio che viene universalmente definito come la “Verde Irpinia”, ricco di tradizioni e cultura, montagne e sorgenti, aria e cibo buoni, oasi di pace, ambiente naturale tra i più spettacolari ed interessanti del Sud Italia. Le grandi vallate che si distendono ai piedi dei Monti Picentini presentano un carattere profondamente legato al passato, ma sono anche al centro di una serie di interventi volti al conseguimento di un nuovo e più duraturo sviluppo economico e sociale. Negli ultimi anni, infatti, si sono realizzate notevoli ed importanti iniziative di valorizzazione, di integrazione, di potenziamento e di promozione ai fini turistici delle risorse locali.
Il monte Terminio è uno dei massicci dei monti Picentini, e costituisce una meta turistica sia in estate che in inverno. Dalla sua vetta più alta (1786 metri s.l.m.) la vista si spinge fino alle coste del Salernitano. Le varie piane Campolasanpietro, Acqua degli Uccelli, Acquenere, Verteglia offrono gradevole sosta nel verde più folto, non senza fornire semplici e rustici appagamenti ,come il soggiorno in ostelli o chalet privati, le degustazioni di cibi genuini presso i punti di ristoro e le trattorie. Dal Terminio è possibile scendere fino alla cosiddetta “Bocca del Dragone” , un esempio di fenomeno carsico a 670 metri di altitudine, che costituisce uno degli inghiottitoi che convogliano, attraverso le falde del sottosuolo, le acque delle sorgenti di Serino.
Il Laceno
A sei chilometri da Bagnoli Irpino, il Piano Laceno si stende ad oltre 1000 metri d'altitudine, con il suo laghetto al centro, un villaggio alpino residenziale, e, tutt’intorno, vette di alti monti. Le sue bellezze naturali rappresentano, d’estate, un'irresistibile attrattiva per chi ricerca il fresco dei boschi, l’aria pura delle cime montuose, le limpide acque sorgive, e d’inverno il Laceno è una delle mete preferite degli sciatori che vi trovano piste di vario tipo, moderni impianti di risalita ed ospitali alberghi, ostelli punti di ristoro. Una menzione particolare merita la meravigliosa “Grotta del Caliendo”. Essa va visitata tra settembre e ottobre, periodo nel quale sono ridotte le acque che vi affluiscono dal Lago Laceno. Per trecento metri si procede lungo il “corridoio degli incanti”, tra cascate e cascatelle; seguono poi tremila metri di percorso tra stalattiti e stalagmiti sulle quali si riflettono mille tonalità di colore e luci.
Un’ascensione al Rajamagra (1676metri s.l.m.)o al Cervialto (1809 m s.l.m.) consente non soltanto di godere di panorami impareggiabili di aria finissima, ma consente anche di trovare saporitissimi funghi e pregiti tartufi neri. Per gli amanti degli sport invernali, al Lacero si trovano piste di sci lunghe 26 chilometri e collegate tra loro, che costituiscono una capacità singolare per il Meridione. La Settevalli parte da quota 1100 metri ed arriva a 1400, la Rajamagra parte da 1400 e arriva a 1800 metri. Otto piste per lo sci alpino, tra cui la Nordica rossa e la Amatucci nera sono destinate a sciatori provetti. Piste di fondo che percorrono la Valle del Sacrestano per diversi chilometri costituiscono una passeggiata di rara bellezza. Modernissimi impianti di risalita funzionano ininterrottamente portando gli sciatori a due baite rifugio con ristorante e confort. Per il dopo sci e il tempo libero vi sono una miriade di attività a disposizione, come campi da tennis, piste di go-karts, servizi di equitazione con guide, bar, ristoranti con un’ottima cucina tipica di montagna, sale-giochi e discoteche